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MURILLO Bartolomé Esteban

Murillo Bartolomé Esteban
(Siviglia, 1º gennaio 1618 – Cadice, 3 aprile 1682) è stato un pittore spagnolo.

Murillo nacque a Siviglia da Gaspar Esteban, barbiere-cerusico, e da Maria Pérez, poi, in seguito adottò il cognome della nonna materna, nel cui ramo familiare rientravano diversi pittori.  I suoi genitori morirono entrambi, a poca distanza l'uno dall'altra, quando Bartolomé era ancora bambino (nel 1627-28) e quindi crebbe allevato dalla sorella Ana e dal cognato Agustìn Lagares.

Fece il suo apprendistato presso Juan del Castillo, ma non mancò di guardare ai grandi maestri sivigliani di poco anteriori, da Juseppe de Ribera, Alonso Cano, Francisco de Zurbaran, Pedro de Mena che condizionarono la maniera "tenebrosa" fin verso la metà degli anni cinquanta e i grandi maestri Veneti, conosciuti attraverso le collezioni reali dell'Escorial e di Madrid, dove forse l'artista soggiornò per qualche tempo.   Nel 1645 (lo stesso anno in cui sposava Beatriz Cabrera y Villalobos, che gli darà undici figli) Murillo ricevette la prima commissione importante, undici tele per il chiostro del convento di San Francesco (ora disperse in varie sedi), che narrano miracoli di santi francescani, ove si riflettono il naturalismo dei suoi maestri, ma anche le doti di eleganza e delicatezza che saranno tipiche del suo stile; cominciava l'affermazione del pittore con temi religiosi e devozionali (Sacra Famiglia, Vergine con il Bambino e soprattutto l'Immacolata Concezione, soggetto trattato moltissime volte) che in Murillo si carica di una accentuata volontà di bellezza, ricercata fino alla leziosità (alcuni esempi: Madonna col Bambino, Amsterdam, Rijks-museum; Immacolata Concezione, Madrid, Prado), i ritratti, come l'Autoritratto (1672-1675, Londra, National Gallery) e il Ritratto di Nicolàs Omazur  (circa 1672, Madrid, Prado), Don Andrés de Andrade, New York, Metropolitan Museum) e le scene picaresche, facenti parte dell'opera meno nota, ma certo più valida del pittore, (Ragazzi che mangiano frutta, Monaco, Alte Pinakothek; Galiziane alla finestra, Washington, National Gallery; Contadinello alla finestra, Londra, National Gallery).   In questi dipinti, da datarsi dopo il quinto decennio del secolo, Murillo osserva la realtà in tutta la sua affascinante verità di bellezza vitale, di sottile e delicata malinconia, di affettuosa e serena condiscendenza, mediante una forma pittorica in cui gli accordi di colore estremamente sensibilizzati e la capacità espressiva della luce sono in funzione di questo particolare modo di 'raccontare'.  Alcune opere religiose sono su questa scia (Adorazione dei pastori, Madrid, Prado; Fuga dall'Egitto, Genova, Palazzo Bianco) benchè vi si affianchi, accanto all'elemento del racconto reale, quella vena di commozione religiosa un po' sdolcinata che ha finito e finisce di pesare come giudizio non del tutto positivo.

Nel 1682 mentre dava corso alla commissione per l'altare maggiore della chiesa dei Cappuccini a Cadice cadde da un'impalcatura; moriva dopo qualche mese.

Artisti contemporanei di MURILLO Bartolomé Esteban

 

Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestiti, tirando a sorte;

Matteo (27:35)