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SCAPI Bernardino detto Luini Bernardino

Scapi Bernardino dettoBernardino Luini
(Dumenza-Luino (VA), 1481 circa – Milano, giugno 1532), è stato un pittore italiano, di scuola rinascimentale lombarda, riferibile al gruppo dei Leonardeschi.

Il cognome vero era Scapi e la sua famiglia a Milano esercitava il mercato di frutta e verdura.  Non è nota la sua formazione, ma dalla sua prima opera  nota, la Madonna con il Bambino, Sant'Agostino, Santa Margherita e angeli musicanti (1507, Parigi, Musée Jacquemart André), l'accostamento ad Andrea Solario può fornire un indizio sulla sua formazione, in particolare nella morbidezza degli incarnati che testimoniano una frequentazione di modelli leonardeschi.

Tra le sue prime opere sicure si riscontrano l'affresco del transetto destro della Certosa di Chiaravalle presso Milano, Madonna e il Bambino in trono, con angeli musicanti, firmato nel 1512; poi alcuni frammenti del ciclo di affreschi già del convento di S. Maria delle Vetere a Milano, conservati nella Pinacoteca di Brera e la Madonna col Bambino sempre a Brera e infine la Deposizione in S. Maria della Passione a Milano.  Oltre al Solario e, più parzialmente, verso Leonardo queste opere riflettono anche un orientamento del pittore verso il Bramantino e verso il Bergognone, consentendo di ipotizzare che il Luini si sia formato a Milano, verso la fine del primo decennio del secolo XVI; più sganciato da questi maestri egli risulta nella decorazione della cappella del Corpus Domini in San Giorgio al Palazzo a Milano, documentata del 1516.

Oltre al citato iniziale gruppo di opere, l'attività del Luini si può criticamente articolare in due momenti: il primo, decorrendo dal 1520 circa, basato sui seguenti capisaldi: l'affresco con Madonna in trono tra Santi firmato e datato 1521, ora depositato da Brera nel Museo della Scienza e della Tecnica di Milano; l'affresco con la Coronazione di spine nell'Oratorio di S. Corona ora incorporato nella Biblioteca Ambrosiana, documentato del 1521-1522; l'affresco già in casa Bacilieri a Lugano e ora scomparso, datato 1522 (non firmato) col Bambino Gesù adorato dalla Vergine e da Santi; il polittico di San Magno a Legnano, che sarebbe stato commessogli nel 1523, in cui, tralasciando ogni ricerca di scorcio, privilegia la monumentalità.      Tra essi si inseriscono altri notissimi affreschi, di cui quelli di casa Rabia in piazza S. Sepolcro a Milano, ora spartiti tra Berlino e Washington, quelli della Pelucca, quelli dell'Oratorio di Greco Milanese ora al Louvre, quelli di casa Atellani a Milano, ora al Castello Sforzesco, e i dipinti sul diaframma anteriore della chiesa di San Maurizio a Milano o Monastero Maggiore.
A partire dal 1525 circa - che è l'anno in cui il Luini data e firma l'affresco con la Presentazione al Tempio nel presbiterio del santuario di Saronno probabilmente a conclusione della sua prima attività svolta in quel sito e comprendente l'Epifania, Evangelisti, Padri della Chiesa e Sibille, e, nell'anticappella, lo Sposalizio della Vergine e la Disputa di Gesù coi Dottori - il Luini si mostra impegnato in ricerche di maggior monumentalità spaziale e compositiva che raggiunge il culmine nella grandiosa Crocifissione affrescata in Santa Maria delle Grazie a Lugano, datata 1529.

Le opere sicure dell'ultimo lustro della sua attività sono l'affresco, assai deperito, con la Madonna col Bambino nella parrocchiale di Barlassina datato 1527, la decorazione della cappella Besozzi in San Marurizio a Milano che reca l'anno 1530, vari affreschi pagati tra il 1528 e il 1531 dal santuario di Saronno.  Da un pagamento agli eredi del Luini della Crocefissione di Lugano del 1° luglio 1532 si evince che l'artista era allora già morto. 

Suoi tre figli furono pittori: Evangelista, Pietro e Aurelio, il più noto.

 

Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta.

Giovanni (2:22)