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NALDINI Giovambattista detto Battista degli Innocenti

NaldiniGiovambattista dettoBattista degliInnocenti
(Firenze, 3 maggio 1535 – Firenze, 18 febbraio 1591) è stato un pittore italiano.

Affidato dal padre allo spedale degli Innocenti in tenera età, fu messo a bottega, grazie all'interessamento di don Vincenzio Borghini (spedalingo in quegli anni), dal Pontormo, con cui visse, dal 1549 alla morte del maestro empolese (1556), del quale diventa allievo, ma non ne seguì le allucinanti fantasie dell'ultimo periodo, ma preferì recuperarne il momento giovanile e l'ambiente fiorentino non oltre il 1530, come si vede dai disegni degli Uffizi, in cui sono frequenti riprese, oltre che dal Pontormo, da Andrea del Sarto.   Tali studi sono comuni anche a Francesco Morandini (che li svolge però con spirito più bizzarro e scanzonato), che, col Nandini, viene protetto da Vincenzio Borghini, amico del Vasari.   Per interessamento di quest'ultimi, il pittore compì nel 1560-1561 un viaggio a Roma, e venne così in contatto con l'ambiente post-raffaellesco; dopodiché fu aiuto del Vasari in Palazzo Vecchio, contribuendo alla decorazione di due riquadri nello studiolo di Francesco I (1570-1571).   Il Naldini produrrà diversi quadri d'altare che gli furono commissionati a Firenze nel terzultimo decennio del secolo: dalla Pietà (1566) della chiesa di San Simone e Giuda alle tre pale per la basilica di Santa Maria Novella (la Deposizione di Gesù dalla croce (foto) del 1572, la Natività del 1573, la Presentazione al Tempio del 1577), le opere nella basilica di Santa Croce (le Stimmate di San Francesco del 1576, affreschi (tra cui una Pietà) attorno alla tomba di Michelangelo, del 1578).

In un secondo viaggio a Roma, entro il 1580, il pittore lavorò a San Giovanni dei Fiorentini e a Trinità dei Monti e nelle opere del suo ultimo decennio (Deposizione in Santa Croce, 1584 e Vocazione di San Matteo in San Marco, 1588), come in quelle dell'allievo Giovanni Balducci che esordiva al suo fianco in quest'epoca, si notano echi della cultura romana, già orientata in senso controriformistico.

Un altro suo allievo fu Francesco Curradi.

Artisti contemporanei di NALDINI Giovambattista

 

Questi comprò un lenzuolo e, tratto Gesù giù dalla croce, lo avvolse nel panno, lo pose in una tomba scavata nella roccia; poi rotolò una pietra contro l'apertura del sepolcro.

Marco (15:46)