produzione



IVANOV Aleksandr Andreevič

Ivanov Aleksandr Andreevič
(San Pietroburgo, 16 giugno 1806 – San Pietroburgo, 3 luglio 1858) è stato un pittore russo.

Aleksandr Andreevič era figlio di Andrej Ivanovič Ivanov, professore dell'Accademia delle Belle Arti, presso la quale pure studiò, fu inizialmente suo allievo, si diplomò nel 1827 e guadagnandosi la medaglia d'oro con il quadro Giuseppe in prigione interpreta i sogni del coppiere e del panettiere.

Fin da giovane dipinse quadri storici e mitologici, ottenendo premi, proponendo tecniche di composizione e disegno propri del Classicismo, con particolare ammirazione per l'antichità greco-romana e biblica: Bellerofonte si prepara a combattere la Chimera (1829, San Pietroburgo, Museo Statale), Priamo prega Achille di restituirgli il corpo di Ettore (1824, Mosca, Galleria Tretjakov), Giuseppe nella cella (1826),  I fratelli di Giuseppe trovano la coppa d'argento nella borsa di Beniamino (1831-1833, Mosca, Galleria Tretjakov).  Così in Apollo e Giacinto (1831-1835, Mosca, Galleria Tretjakov) la visione estetizzante e idealizzata della paganità, impersonificata in adolescenti nudi, vuol suggerire un'allegoria della libertà dell'arte.   Nel 1830 si recò, con una borsa di studio della Società per l'incoraggiamento delle arti, in Germania (ma vi rimase poco tempo) e in Italia, dove si rimase, viaggiando e dipingendo tele e acquerelli, stabilendosi poi a Roma sino quasi alla sua morte.  Nel 1836 fu insignito del titolo di accademico per la tela Apparizione di Cristo a Maria Maddalena (1833-1835, Mosca, Museo Alessandro III) e cominciò a lavorare al dipinto programmatico, il suo capolavoro, l'Apparizione del Messia al popolo (1837-1857, Mosca, Galleria Tretjakov), al quale attese vent'anni, eseguendo moltissimi studi dal vero, ispirandosi alla classicità, al Rinascimento, a Leonardo, a Raffaello ed ai Veneziani.   Dipinse molti paesaggi italiani (Nel parco di Ariccia, La via Appia al tramonto, Veduta di Pompei da Castellamare, Olivi del cimitero di Albano, Paludi pontine), con interessanti particolari realistici, specie nei tipi umani (Due ragazzi con paesaggio, Tre ragazzi nudi, Sulla riva del Golfo di Napoli).  La sua ampia produzione comprende inoltre acquerelli di genere, scene di costume, illustrazioni e il grande ciclo su motivi biblici.   Amico a Roma dello scrittore Gogol', ne dipinse un celebre ritratto (1841), ma si staccò poi dalla sua ideologia religiosa, cercando nuove soluzioni, in contatti con Herzen a Londra (1857) e con Černyševskij in Russia, dove ritornò nel 1858, improvvisamente spegnendosi dopo sole sei settimane.

Artista-intellettuale, figura rara a quell'epoca, Ivanov fu un maestro della sintesi e non si lasciò mai inquadrare nel sistema di generi artistici del suo tempo.

Artisti contemporanei di IVANOV Aleksandr Andreevič

 

Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestiti, tirando a sorte;

Matteo (27:35)