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RAGGI Ercole Antonio detto il LOMBARDO

Raggi Ercole Antonio il Vecchio detto il Lombardo
(Vico Morcote - Lugano, 1624 – Roma, 1686) è stato uno scultore svizzero-italiano
 

Ercole Antonio Raggi, il Vecchio, detto il Lombardo, è stato un artista ticinese che operò a Roma nel secolo XVII (suo fratello, Bernardo, vi operò come architetto e vi furono anche Antonio detto il Giovane, 1658-1718, e il contemporaneo Francesco), come scultore di primo piano dopo il binomio Alessandro Algardi e Gian Lorenzo Bernini.  Anzi,proprio nella sfera di questi due maestri che, secondo una trradizionale schematizzazione, sono ritenuti i capisaldi delle due fondamentali inclinazioni della scultura del Seicento - classicista e barocca - il Raggi si formò passando dalla bottega dell'uno a quella dell'altro, addivenendo però ad uno stile personale, riconoscibilenella grazia morbida e languida, di radice correggesca, nei delicati passaggi pittorici, nella dolce degradazione dei piani, di netto anticiposul Settecento.  Si confrontino il San Benedetto del Sacro Speco di Subiaco, il ben bilanciato rilievo con La morte di Santa Cecilia in Santa Agnese in piazza Navona (1660-61), il successivo Battesimo del Cristo all'altare di San Giovanni dei Fiorentini, con le sculture della Cappella Ginnetti in Sant'Andrea della Valle, un rilievo marmoreo dell’altare del 1667, che figurano a sinistra il gruppo della Vergine seduta col Bambino Gesù e il San Giovanni Battista, a destra, l'Angelo che invita Giuseppe a fuggire in Egitto, più sopra è l’Eterno Padre con la colomba dello Spirito Santo fra due angioletti, e il tardo San Carlo, ritto in una nicchia sopra la porta di San Carlo alle Quattro Fontane. 
Il Raggi fu uno dei più apprezzati realizzatori di opere fondamentali del Bernini: già nel 1647, infatti, su suo incarico eseguiva putti per i pilastri della basilica vaticanae poco più tardi (1650-51) il Danubio per la Fontana dei Fiumi, in piazza Navona.  Del Bernini è anche l'ideazione generale del complesso architettonico-decorativo dell'altare della cappella Alaleona (iniziata nel 1649) nella chiesa dei SS. Domenico e Sisto inquadrante il delicatissimo Noli me tangere (il bozzetto in terracotta è nel Museo di Palazzo Venezia), che nella Maddalena prova l'attenzione del Raggi per il soggetto omonimo del Correggio, allora nella Raccolta Ludovisi, ora al Museo del Prado di Madrid.

Sorvolando sulla presenza dell'artista in altre opere berniniane (cappella Chigi nel Duomo di Siena, cattedra di San Pietro, stucchi in Santa Maria del Popolo a Roma), particolare menzione meritano i suoi stucchi al Gesù eseguiti sotto la direzione del Baciccia, nelle chiese berniniane di Sant'Andrea al Quirinale e di Castel Gandolfo (1658-62 circa), forse la sua opera più alta, i quali concretizzano la dichiarata stima del Bernini essere il Raggi il miglior stuccatore del momento.   Suo è anche il gruppo Charles Cheyne, Visconte di Newhaven e sua moglie Lady Jane Cavendish, figlia di William Cavendish, primo duca di Newcastle (1672) nel monumento funebre di Pietro Bernini junior nella Parish Chapel All Saints di Chelsea, Londra.
Verso la fine del 1684 Raggi ebbe un incidente che gli cambiò la vita, rimanendo infermo e morì a Roma il 1° agosto 1686, a 62 anni.

Artisti contemporanei di RAGGI Ercole Antonio

 

Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba; e consegnò Gesù, dopo averlo flagellato, perché fosse crocifisso.

Marco (15:15)