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MASSARO Antonio da Viterbo detto PASTURA



Antonio del Massaro da Viterbo detto il Pastura
(Viterbo, 1450 circa – Viterbo, prima del 1516), pittore italiano.

La prima notizia relativa al Pastura, risale al dicembre del 1478, quando partecipa alla fondazione dell'Arte e università di San Luca dei pittori a Roma.
È probabile che a quella data l'artista si trovasse nella città papale già da qualche tempo, anche se la sua prima attività romana è piuttosto incerta.
Sicura è la sua partecipazione alla decorazione del Pinturicchio delle stanze del palazzo Borgia in Vaticano. In particolare sono riferibili alla sua mano la Sala delle Arti Liberali e della Sala dei Mestieri.
A Viterbo ha realizzato il Presepio con i Santi Giovanni Battista e Bartolomeo (Viterbo, Museo Civico), fece poi ritorno a Orvieto, dove è documentato tra il 1497 e il 1499 e dove completa il restauro degli affreschi di Ugolino di Prete Ilario nel duomo, lavoro già in parte svolto dal Pinturicchio. Sempre nel duomo dipinse una Annunciazione, una Visitazione, una Presentazione al Tempio e una Fuga in Egitto.
Del 1504 è il suo ritorno a Viterbo, dove realizza, probabilmente influenzato dall'opera di Luca Signorelli, il dipinto di San Terenziano, San Rocco e San Sebastiano, conservato nella chiesa di Santa Maria a Capranica. Dopo la morte di Lorenzo da Viterbo divenne il maggior esponente della pittura viterbese.
Alla fine di tale decennio è a Viterbo, dove lascia l'affresco con i Santi Giovanni Battista, Girolamo e Lorenzo nel battistero di Santa Maria Nuova, affine per alcuni aspetti ad Antoniazzo Romano e per altri al Perugino; e l'edicola con la Madonna col Bambino nel cortile di Palazzo Chigi.
Altra importante opera del Pastura, eseguita tra 1508 e 1509, su commissione del Vitelleschi, è la decorazione del coro del duomo di Tarquinia (VT).

Artisti contemporanei di MASSARO Antonio da Viterbo

 

Or Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni.

Marco (16:9)